martedì 30 aprile 2013

Governo Letta, il discorso sulla fiducia

Ecco alcuni estratti del discorso tenuto ieri alla Camera dei Deputati:
 

L'uguaglianza più piena e destinata a durare nelle generazioni è oggi più che mai l'uguaglianza delle opportunità.
 

L'intraprendenza dei giovani e la bellezza dei territori sono d'altra parte due risorse cruciali per il Mezzogiorno. In entrambi i casi un patrimonio dissipato, un giacimento inutilizzato di potenzialità. Dobbiamo mettere in condizione il Sud di crescere da solo, annullando i divari infrastrutturali e di ordine pubblico che l'hanno frenato, puntando sulle nuove imprese, in particolare le industrie culturali e creative, e sulla buona gestione dei fondi europei, come quella che ha caratterizzato l'operato del governo Monti.
 

Dobbiamo, soprattutto, evitare di continuare a mettere la testa sotto la sabbia come struzzi e riconoscere che il divario tra Nord e Sud del Paese è non un accidente storico o una condanna, ma il prodotto di decenni di inadempienze da parte delle classi dirigenti, a livello nazionale come a livello locale.
 

Ma permettetemi di soffermarmi un attimo sulla grande tragedia di questi tempi che d'altronde al Sud tocca punte di desolazione e allarme sociale: la questione del lavoro.

 
Vivere in questo secolo vuol dire non separare le domande italiane e le risposte europee, nella lotta alla disoccupazione e alla disuguaglianza, nella difesa e nella promozione di tutti i diritti. E soprattutto, l'abbattimento dei muri tra il Nord e il Sud del continente, così come tra il Nord e il Sud dell'Italia.


Le parole sono condivisibili ma il discorso, nel suo insieme, è pieno di buone intenzioni, troppo pieno. Mi piacerebbe crederci ma dubito fortemente che questo governo riesca ad operare in modo da ridurre gli abnormi, vergognosi, squilibri tra Nord e Sud del paese.

Monitoreremo azioni del Governo e andamento degli indici e ... spero tanto di aver sbagliato previsione.
 

mercoledì 24 aprile 2013

Pregiudizi dannosi

Purtroppo ogni volta che si tocca l'argomento Mezzogiorno vengono a galla pregiudizi e luoghi comuni frutto di superficialità e disinformazione.
Consiglio vivamente di leggere sull'argomento (ad esempio "La questione meridionale" su www.angelodamelio.it, ma non mancano siti e pubblicazioni specializzati) perché il pregiudizio rende ormai impopolare la questione meridionale facendola scomparire dall'agenda politica con grave danno di tutti. Vorrei sottolineare che, crisi o non crisi, l'Italia da vent'anni cresce meno degli altri paesi europei avendo nel Mezzogiorno un enorme potenziale inespresso.
La Germania Ovest ha investito enormemente, con lungimiranza, nella Germania Est ed i risultati le danno ragione.
Un Mezzogiorno produttivo porterebbe vantaggi a tutti, anche all'economia settentrionale: perché non riusciamo a capirlo?


venerdì 19 aprile 2013

Agli amici di Facebook

Cari amici,
da oggi è in rete il mio nuovo sito/blog dedicato alla questione meridionale. So che molti di voi utilizzano Facebook solo come evasione, e non ci trovo niente di male, ma cinque minuti di approfondimenti, ogni tanto, spero siano sopportabili.
Il pregiudizio antimeridionalista, diffusissimo tanto al nord quanto al sud, si combatte solo con la conoscenza, perciò metto a disposizione di tutti voi il materiale che ho raccolto negli ultimi anni e quello che continuerò a raccogliere.
Ho intenzione anche di riprendere libri già letti per estrapolarne le parti più significative, citazioni, dati, per consentire anche a chi non ha molto tempo di farsi un'opinione "informata".
Il Mezzogiorno povero e arretrato di oggi non fa bene al sud, non fa bene al nord, non fa bene all'Italia, ma per impedire allo Stato patrigno di continuare a privilegiare miopemente il figlio prediletto, bisogna essere informati.
Comunque la pensiate sull'argomento, conoscere è indispensabile per giudicare e, pertanto, spero vogliate condividere per divulgare. Commenti, critiche e suggerimenti sono ben accetti. 

mercoledì 10 aprile 2013

Eccoci qui


In questa frase c'è l'origine di questo blog e del sito collegato.
Amo la mia terra e sono profondamente amareggiato per lo stato di abbandono e degrado in cui versa. Mi sono interrogato a lungo su cosa potessi fare per cambiare la situazione, senza riuscire a trovare una risposta soddisfacente, finché pian piano un'idea ha preso forma nella mia testa:
non può esserci riscatto senza una coscienza comune, condivisa, dello stato attuale e delle sue origini, perché le soluzioni non cadono dall'alto ma nascono da una forte spinta popolare. Allora il piccolo contributo che effettivamente potrei dare, mi son detto, è di tipo divulgativo: un sito web ove mettere a disposizione il materiale informativo che ho raccolto in questi anni, e che continuo a raccogliere per l'inesauribile interesse che nutro per questo argomento, ed un blog che stimolando il confronto porti ad allargare la cerchia delle persone interessate e, soprattutto, informate.
Il successo dell'iniziativa, ovviamente, non dipende solo da me: io sto piantando un seme, con amore e dedizione; spero che il vostro supporto gli consenta di diventare albero, tra tanti altri che nascono e si moltiplicano grazie alle molte iniziative individuali e collettive, finché un giorni di questi insopportabili squilibri territoriali non rimanga che il ricordo.