mercoledì 29 ottobre 2014

Sud desertificato – La scelta del governo Renzi: azzerati trasporti, fondi europei e scuole primarie

Il Mattino, nella sua edizione nazionale, sta combattendo una battagia mediatica senza precedenti per informare la popolazione sui gravissimi decreti del governo italiano che di fatto hanno umiliato le regioni meridionali. Domenica 26 Ottobre l'editoriale di Marco Esposito raccoglieva i dati sulla ripartizione dei finanziamenti per le ferrovie contenuti nel decreto del governo "Sblocca Italia" e nella "legge di Stabilità", di questi fondi 4,7 miliardi sono destinati a opere delle regioni dalla Toscana in sù (tra cui il tunnel del Brennero, TAV in Val di Susa e terzo valico ferroviario nell'Appennino ligure) mentre solo 60 milioni (non è un errore di battitura) sono destinati a tutte le restanti regioni meridionali. Il sottosegretario PD Graziano Delrio il giorno 28 ottobre ha confermato l'azzermaneto dei finanziamenti esclusivamente alle regioni meridionali adducendo come motivazione la presenza di "rocce" lungo le tratte ferroviarie da progettare (ci chiediamo se l'appennino ligure o le alpi siano costituite da materiali non indentificabili col termine "rocce"). Delrio per l'ennesima volta declassa la sua immagine già piuttosto inflazionata con dichiarazioni ridicole e prive di senso.

Questa ennesima infame condanna all'arretratezza delle nostre regioni si somma alla sempre recente decisione del governo italiano di adottare la spesa storica per lo stanziamento dei fondi per le scuole primarie; decisione che di fatto condanna le regioni meridionali (da sempre con pochi asili) a continuare a non avere servizi simili a quelli del nord con uno scippo di 700 milioni di euro dirottati verso il settentrione. La standardizzazione della spesa avrebbe distribuito proporzionalmente al numero di bambini per regione i fondi per la loro educazione e formazione, ma non era conveniente per tutte le regioni italiane: quelle settentrionali. Anche questa volta l'Italia ha agito condannando le prossime generazione di meridionali all'emigrazione o comunque a una vita più difficile.

Infine ricordiamo il dimezzamento del cofinanziamento ai fondi europei (ma badate bene, solo per i fondi destinati alle regioni meridionali) voluto da questo governo nel mese di settembre e sempre denunciato da Marco Esposito sulle pagine del Mattino. Una porcata con la quale si riducono del 25% i potenziali investimenti europei nel Mezzogiorno venendo meno la metà dei fondi italiani che dovevano sommarsi a quelli dell'Unione Europea. Una notizia, anche questa, confermata dal sottosegretario del Partito Democratico Graziano Delrio che per la seconda volta risponde alla chiamata di giustificare il suo governo arrampicandosi sugli specchi e promettendo che quei fondi in un futuro ignoto saranno comunque destinati al Sud; l'ennesima presa in giro.

Stefano Lo Passo
Meridionalismo.it